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LE MALATTIE VENEREE |
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Il primo stadio è rappresentato dal sifiloma e dalla linfoadenite satellite: il sifiloma e un nodulo rotondeggiante, di color rosso carne con una erosione al centro, duro, gemente siero e soprattutto indolente, per cui spesso i pazienti si rivolgono al medico quando la malattia è gia in forma più avanzata; compare dopo 7-25 giorni dal contagio agli organi genitali e talvolta alle labbra e al cavo orale e scompare da solo dopo 2 o 3 settimane.
Il secondo stadio, detto anche della generalizzazione, e caratterizzato da esantemi e dal possibile interessamento di organi interni. Gli esantemi sono manifestazioni cutanee simili a quelle delle malattie infettive infantili; nel caso della sifilide consistono in eruzioni a forma di macchie tondeggianti, piccole, rosee e non confluenti (roseola sifilitica) o in eruzioni papulose rosso rame, rilevate, non confluenti che, specie alle mani e ai piedi, possono erodersi secernendo un liquido fetido ricco di Treponemi e perciò altamente contagioso. Queste forme spesso coesistono e possono interessare anche le mucose.
La sifilide tardiva o terziaria si manifesta dopo molti anni di latenza con lesioni a carico del a cute e delle mucose (sifilodermi terziari) e di organi interni (gomme sifilitiche) fino ad interessare il sistema nervoso centrale nella cosiddetta neurosifilide quaternaria (tabe dorsale, paralisi progressiva); forme gravissime che, con l'avvento della terapia antibiotica, sono per fortuna sempre più rare.
La diagnosi e la terapia della sifilide hanno raggiunto oggi un grado di perfezionamento molto elevato: da una parte esami di laboratorio quali il test di Nelson e il test di immunofluorescenza garantiscono una specifica diagnosi che la famosa reazione di Wasserman non assicurava; dall'altra i cicli periodici di penicillina (a tutt'oggi non sono noti ceppi di Treponemi resistenti) permettono una prognosi più ottimistica che distrugge l'antica convinzione di «inguaribilità» della sifilide.
Un discorso più difficile è quello della profilassi; quella diretta è impossibile per omesse o limitate denunce da parte dei medici, indirizzi falsi e difficile isolamento dei pazienti; le uniche armi in grado di dare un certo risultato si sono rilevate l'educazione igienica nelle scuole, caserme ecc. e la profilassi individuale. Le precauzioni individuali sono rappresentate dall'uso di profilattici e pomate a base di antibiotici nell'uomo, e da lavande vaginali antisettiche e sempre pomate a base di antibiotici nella donna.
In casi di contatto con individui infetti e consigliabile un trattamento profilattico e un certo periodo di incubazione. Queste misure preventive diventano obbligatorie nella donna in caso di gravidanza poiché il Treponema e trasmissibile per via placentare al feto (sifilide congenita) .
Due parole infine sull'ulcera molle o venerea e sul linfogranuloma inguinale: si tratta di due entità oggi ormai rare, l'ulcera molle grazie all'avvento degli antibiotici e il linfogranuloma inguinale essendo una affezione quasi del tutto assente nel continente europeo.
LUCA GIOMI
pubblicazione del 1982
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