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Definizione
Si intendono per malattie veneree le affezioni che colpiscono i genitali esterni sia maschili che femminili e che si trasmettono specificatamente per contagio sessuale. Questa definizione, forse troppo categorica, e ormai modificata con quella più comune di «malattie dei genitali esterni» o meglio «malattia la cui prima manifestazione e localizzata nei genitali esterni» poiché sia la sifilide che la blenorragia sono, in realtà, entità patologiche che spesso interessano l'intero organismo.
In accordo con la legge, comunque, si considerano malattie veneree le seguenti affezioni: blenorragia, sifilide, ulcera molle e linfogranuloma inguinale.
Per queste affezioni esiste da parte del medico l'obbligo di denuncia, ma si ritiene che sol tanto il 20-30% di tutti i casi siano denunciati e che la morbillità reale sia molto più elevata.
La blenorragia o gonorrea e causata dal gonococco di Neisser, batterio gram-, si contrae quasi sempre per contatto sessuale: la localizzazione, che si evidenzia dopo 27 giorni dal contagio, è all'uretra sotto forma di infiammazione acuta che in seguito può cronicizzarsi.
Si distinguono un'uretrite anteriore ed una posteriore: l'anteriore è la più frequente e si evidenzia con prurito, bruciore e arrossamento della parte più un'essudazione giallo-biancastra simile crema.
Se non curata si espande all'uretra posteriore con perdita di sangue con l'urina, dolore e bruciore durante e dopo la minzione; nella donna colpisce anche la porzione più esterna dell' utero che appare arrossata ed erosa. Le complicanze, per fortuna, sono abbastanza rare.
Riguardo alla terapia, dopo aver conosciuto l'agente etiologico, si impiegano antibiotici, quali la penicillina e le tetracicline, con ottimi risultati.
Sono infine da ricordare le sempre pili numerose uretriti, causate per contagio sessuale e non, dovute ad altri batteri pili comuni quali lo stafilococco e lo streptococco, ma anche a virus o a miceti (funghi). Queste forme spesso sono mal diagnosticate o mal curate per la loro sintomatologià meno acuta, mentre ogni volta che ci si trova davanti ad un caso di uretrite è necessario fare accurati esami per poter praticare un'adeguata terapia.
La sifilide è ancora lontana da avere solo interesse storico, si distingue in sifilide congenita e sifilide acquisita. La forma acquisita, della quale ci occuperemo, è a sua volta divisa il 4 stadi: i primi due sono di interesse prevalentemente dermatologico, gli altri, per le lesioni ad organi interni che portano, interessano più di un campo della medicina.
L'agente etiologico è il Treponema pallido, una spirocheta, che è trasmettibile per contagio diretto, sessuale o per trasfusione, e raramente indiretto (stoviglie ed oggetti), data la scarsa resistenza del Treponema in ambiente esterno.