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In tutti questi casi c'è un aumento di raggi ultravioletti, quelli cioè responsabili degli eritemi. Il riverbero è diverso a seconda del luogo di esposizione: la neve riflette l'80% dei raggi, la sabbia il 20%, l'acqua il 5%, l'erba il 3%. Alcuni farmaci quali i barbiturici, i suffamidici, i contraccettivi orali possono provocare reazioni allergiche se assunti prima di un'esposizione al sole. I prodotti contenenti alcool tipo i profumi, acque di colonia, tonici, dopobarba, deodoranti sono fattori di fotosensibilizzazione: evitare quindi l'uso prima, durante e subito dopo ogni esposizione al sole. Il sole può far diventare pericolosi anche alcuni alimenti come le carote, il prezzemolo e i limes che contengono sostanze chimiche fotosensibili perché possono provocare foruncoli e scottature sulla pelle. In compenso i cibi che contengono le vitamine A, E e C, le verdure, i cereali integrali e gli agrumi limitano i danni del sole. Le goccioline d'acqua di mare e di sudore si comportano come delle lenti e possono provocare un'abbronzatura irregolare, meglio quindi asciugarsi con cura dopo ogni bagno cospargersi di creme o lozioni idratanti. Oltre alle creme e lozioni, stare molto in acqua e bere più del solito sono misure utili per combattere la disidratazione.
I maggiori rischi di scottatura si corrono in due casi: quando il sole è filtrato dalle nuvole e quando c'è vento perché la pelle rinfrescata non si accorge di aver subito una radiazione già troppo abbondante di raggi ultravioletti.

I tempi di esposizione al sole secondo i vari tipi di pelle