Di fronte a una generazione decimata, il lutto colpisce spiritualmente tutti perché ognuno di noi é parte, che lo si ammetta o no, della grande famiglia umana.
Tutte le religioni e le correnti spirituali ci invitano a credere in un' altra vita dopo quella terrena ma, filosoficamente, il fatto che io creda in questa possibilità non significa che ciò sia una certezza. Di contro il fatto che altri non credano nella sopravvivenza, non dimostra che questa non esista. Essendo accettabili le due ipotesi é possibile che coloro che ci hanno lasciato fisicamente continuino a vivere in un'altra dimensione. Di questa possibilità, molte persone completamente capaci di intendere e di volere dichiarano di avere avuto delle prove. Lo strazio (e sottolineo strazio) si impossessa, comunque, di coloro che restano. L'elaborazione del lutto é lunga, difficile, ma nonostante ciò, parlerò ugualmente (e mi si perdoni l'ardire) di Star of Bethlehem motivata non dalla presunzione di cancellare il dolore per un lutto ma dal desiderio di asciugare almeno una lacrima.
Star of Bethlehem é il fiore di Bach che prescrivo nel tempo delle grandi infelicità, per lo shock provocato da una brutta notizia, per la paura causata da incidenti ma, soprattutto, per un lutto specie quello per la perdita di persone amate.
In quest'ultimo caso si può reagire in modi diversi. Ho curato pazienti che anche e durante il dialogo che avevo instaurato con loro, piangevano ininterrottamente e mi sono occupata di altri che durante la visita medica non riuscivano a versare una lacrima. Impietriti dal dolore. Il pianto é quasi sempre liberatorio. Insieme al fiore di Bach citato ho prescritto sovente il farmaco omeopatico Arnica ad alte diluizioni o altri farmaci omeopatici dei quali, durante la visita, si era evidenziata l'utilità.
Star of Bethlehem aiuta a prendere coscienza della realtà, posizione dolorosa ma necessaria visto che é in uso dire che "la vita continua".
Ma continua veramente la vita per colui che resta? Non so. Credo però che, se possibile, si debba almeno tentare di continuare il cammino terreno per portare a termine la missione della nostra esistenza.
Dopo un lutto la strada é tanto faticosa ma visto che non si può escludere l'esistenza di un aldilà, mi consola sperare che mi siano spiritualmente vicini coloro che "non sono assenti ma invisibili e fissano il loro sguardo pieno di luce nei nostri occhi pieni di lacrime".
Maria Vittoria BRIZZI TESSITORE
Dott. in Medicina e Chirurgia
Dott. in Lingue e Letterature Straniere
Prof. in Materie Letterarie
Genova
pubblicazione del 2005
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