Ed é al passaggio del secolo che il dottor Samuel Hahnemann ha l'intuizione delle diluizioni omeopatiche.
Hahnemann riprende le fila del proprio lavoro di medico, che aveva abbandonato per una grave crisi di coscienza. Egli percepiva l'inadeguatezza dei metodi allora in uso, era fortemente consapevole della scarsa efficacia dei mezzi di cui disponeva per curare la gente. Era il 1789 e iniziava la rivoluzione francese.
Trascorreranno 20 anni prima che Hahnemann riprenda ad esercitare come medico e contemporaneamente pubblichi l'ORGANON, il libro con cui spiega la nuova teoria della diluizioni infinitesime. Sostanze come mercurio, aconito, belladonna, antimonio erano farmaci molto usati , ma avevano un comune denominatore gravissimo erano veleni, e gli effetti collaterali erano più gravi dei sintomi iniziali! Hahnemann sperimenta gli effetti su sé stesso e scopre che quelle stesse sostanze che causano malattia e morte, in dosi infinitesime curano proprio i sintomi che provocano. "Similia similibus curantur" il simile si cura col simile ecco la nuova teoria, nessun antagonismo, nessun contrario, solo il simile. La novità eccezionale é che Hahnemann si propone di curare senza danneggiare l'individuo, senza fare salassi, senza provocare vomito o diarrea. Egli invece cura con dolcezza.
Un metodo che cura e che non fa danno dovrebbe aver avuto un successo immediato, invece no! All'inizio dell'800 l'etiologia (origine) delle malattie era ancora sconosciuta, si pensava che l'agente infettante venisse da fuori e che la malattia fosse legata al peccato. Allora curare senza fare danno voleva dire togliere la paura del peccato.
Malgrado le ostilità, l'omeopatia ha una diffusione globale rapidissima, dovuta in parte alle epidemie di colera che si susseguono nei primi anni del secolo, che mietono migliaia di vittime .... salvo dove interviene la medicina omeopatica. Attorno al 1830 solo in Italia ci sono 500 medici omeopati, tantissimi rispetto al numero totale dei medici di allora.
In Inghilterra il dr. Quin, che con la cura omeopatica era sfuggito al colera, apre il primo ospedale omeopatico del paese. L'Omeopatia, seguendo i percorsi degli eserciti, si diffonde nel Regno di Napoli e nei paesi di lingua tedesca é snob curarsi come i regnanti. In Russia la usa anche lo zar.
Anche se osteggiata dalla scienza ufficiale é abbracciata in pieno dai ricchi e dai nobili, favorendo una diffusione al di fuori dei confini tedeschi.
Non basta, le nuove teorie attraversano l'oceano e approdano negli Stati Uniti dove due grandi medici - Hering e Kent - le accolgono e le sviluppano in modo personale.
L'Omeopatia però é sempre fortemente osteggiata dalla medicina ufficiale che a Napoli arriva ad ostacolare la pubblicazione dei dati, e trova fastidioso che la sperimentazione di ogni sostanza richieda un protocollo puntiglioso e preciso di stampo moderno. Hahnemann, infatti, non intende lasciare spazio all' improvvisazione, studia i sintomi causati da ogni sostanza e osserva che variano di intensità da una persona all'altra; riunisce i sintomi più particolari e li chiama sintomi chiave e registra ogni reazione, anche la più piccola e la meno frequente.
Solo dopo aver sperimentato su se stesso e sui suoi collaboratori passa ad osservare gli effetti del rimedio sul malato. Ma anche davanti a malato Hahnemann é cauto e lo sottopone ad un' indagine accurata prima di scegliere il rimedio adeguato, che come lui stesso scrive, deve guarire in pochi giorni.
Insomma sottopone ogni sostanza ad uno studio metodo logico rigoroso.
Il successo gli arride fino in età matura. Muore a Parigi a 86 anni, nel 1843.
Poi arrivano Pasteur, Kock, Semmelweis che scoprono i microbi, il contagio microbico, e il secolo finisce con il sospetto che esistano i virus. L'omeopatia lentamente sparisce, al passaggio del secolo i medici omeopatici italiani sono una quarantina. L'America che l'aveva accolta trionfalmente ne scorda anche il nome.
Riprenderà quota nel nuovo secolo dopo la seconda guerra mondiale proprio quando si affaccia sulla scena mondiale la medicina più potente mai avuta a disposizione: gli antibiotici.
Renata COVI -farmacista
pubblicazione del 1998
< Prec. | Succ. > |
---|