Il primo cosmetico omeopatico proposto è stato, forse, il dentifricio omeopatico formulato perché si è pensato che il grado di diluizione infinitesimale dei rimedi omeopatici avrebbe potuto subire interferenze interagendo con sostanze troppo aromatizzate quali quelle appunto presenti nei comuni dentifrici: in particolare la menta e varie altre spezie avrebbero potuto contrastare gli effetti terapeutici dei rimedi alterandone i meccanismi bioenergetici.
Da queste motivazioni è nata la formulazione di dentifrici con principi ed aromi compatibili con l'uso omeopatico: l'anice, il limone, l'argilla e tanti altri.
Dalla proposta del dentifricio poi, si è passati a quella di una serie di prodotti il più delle volte identificabile come cosmetici. Gli esempi più comuni sono la crema con estratti di calendula, di amamelide, di altea, oppure i detergenti col rusco, i colluttori alla laminaria ed inoltre latti, tonici, pediluvi, geli vasotonici ed anche shampoo, lozioni per i capelli ed altro.
La presenza nella loro composizione di sostanze utilizzate da sempre nella medicina omeopatica ha fatto pensare ad una vera e propria cosmesi omeopatica ma bisogna chiarire che, al di là delle spinte emotive e delle considerazioni generiche di non addetti ai lavori, non esiste una vera e propria cosmesi omeopatica: in effetti la cosmesi è una sola e deve rispondere ai dettami della legge 713/86 che in Italia ne regolamenta la produzione e la commercializzazione. Tuttavia, valutando le funzioni attribuite ai prodotti cosmetici si può distinguere una cosmesi decorativa ed una cosmesi funzionale che a sua volta, con terminologie non contemplate dalla normativa vigente ma molto vicine al mondo lavorativo dei vari professionisti che se ne occupano, può essere meglio e più esplicativamente definita come cosmesi dermatologica, medica, dermocosmetica, fitocosmetica, naturale, cosmeceutica, omeopatica e così via.
L'accenno alla legge era doveroso perché proprio essa ha introdotto l'obbligo di riportare in etichetta la descrizione di tutti i componenti in ordine di concentrazione e proprio questo obbligo ha messo in evidenza che, molto spesso se non sempre, nei cosmetici naturali ed in quelli omeopatici non ci sono solo questo tipo di sostanze ma anche tante altre, di natura chimica sintetica, alcune anche poco affini alla biologia cutanea e scarsamente compatibili con l'uso omeopatico.
Con questa breve parentesi ho voluto sottolineare che bisogna porre molta attenzione nell'acquisto dei prodotti da utilizzare per la cura del proprio corpo e che, nella scelta, è il caso di farsi consigliare da un professionista serio ed esperto che possa valutare correttamente le esigenze personali legate alla biochimica e fisiologia della propria pelle: spesso è necessario valutare le misurazioni di alcuni parametri fisiologici quali l'idratazione, ]a quantità di sebo, il valore di pH e l' elasticità della pelle e bisogna anche considerare le condizioni fisiologiche ed eventuali stati patologici dell' individuo. Va valutato anche che, mentre una patologia può essere un fatto momentaneo, la cura del nostro corpo sotto l'aspetto igienico-estetico la dobbimno fare per tutta la vita ed allora riveste ancora maggiore importanza la scelta del tipo di cosmetico adatto.
Per completare il discorso è importante valutare che nel campo dei prodotti più o meno naturali non esiste una tipologia specifica di prodotti rigorosamente ed esclusivamente omeopatici tranne poche rarissime eccezioni. a fare la differenza, allora, è l'APPROCCIO OMEOPATICO ALLA COSMESI ED ALLA MEDICINA ESTETICA che parte, come sopra detto dalla considerazione che alla base di tutto ci deve essere il benessere generale dell'organismo e cioé quella condizione in cui si trova chi non ha problemi respiratori né cardiovascolari, inoltre respira bene, non ha disturbi digestivi, ha un buon funzionamento degli emuntori con una regolare eliminazione delle scorie ed inoltre gestisce in modo corretto le proprie funzioni cerebrali. Per valutare e gestire il benessere dell’organismo la medicina omeopatica utilizza molte metodiche: tra le tante, degne di nota, sono, per la loro importanza, l'organo-terapia, la floriterapia di Bach e l'elettroagopuntura secondo Voll (E.A.V.) che, meno conosciuta delle altre due, merita di essere meglio descritta: essa consiste nel misurare, in modo assolutamente indolore perché non richiede l'uso di aghi, la situazione bioelettrica dei vari punti di agopuntura appartenenti ai meridiani classici descritti dalla medicina cinese e, in aggiunta, dei punti scoperti proprio dal dottor Voll. Tale metodica consente di valutare, oltre alle allergie alimentari, anche i fenomeni di intolleranze alimentari: ciò ci è utile per stabilire un regime alimentare corretto che possa essere fattibile per sempre da quel paziente. A questo proposito bisogna sottolineare che l'alimentazione deve essere, per non stressare l'organismo, riconducibile ad una sensazione di piacere e non di punizione per cui bisogna eliminare, in maniera mirata, solo ed esclusivamente quegli alimenti responsabili di qualche disagio per quello specifico organismo.
Concludo il discorso sulla cosmesi omeopatica scusandomi per la superficialità con cui in questa sede ho potuto trattare un argomento che richiede ben altri spazi sottolineando che, a differenza dei trattamenti cosmetologici tradizionali, quello omeopatico ed omotossicologico prevede ed integra una terapia costituzionale volta al trattamento delle cause e della predisposizione agli inestetismi: cioè riveste sempre una maggiore importanza in una società che esige una performance dell'individuo sia per se stesso che per la collettività ed ogni trattamento, sottolineo globale per quell' organismo, deve prendersi cura non della malattia ma della persona sotto tutti i punti di vista.
Francesco CORRADO
Pia NOVI
Reziero DE VIVO
DERMOCOSMESI CORRADO
....... la specializzazione in scienze
e tecnologie cosmetiche
pubblicazione del 2003
Succ. > |
---|