Mentre un' esperienza sarebbe già sufficiente per alcuni, per costoro ne sono necessarie parecchie prima che la lezione venga appresa.
Sono dunque spiacevolmente sorpresi di rifare lo stesso errore in differenti occasioni quando una volta sarebbe stata sufficiente oppure quando l'osservazione degli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi sbagli".
La personalità Chestnut Bud vive il presente frettolosamente o in uno stato di completo o parziale sonnambulismo mentale. Quando incontro pazienti del genere chiedo se non hanno mai pensato che potrebbe esserci un modo diverso di vivere, un modo migliore. Qualche volta, sui loro volti, ho visto stupore. No, non ci avevano mai pensato. Le abitudini condizionano sovente la nostra vita; la fretta ancora di più; le novità fanno paura. E' proprio quando attraversiamo periodi di difficoltà esistenziale che é determinante assumere un atteggiamento di apertura, scoprire la voglia di qualcosa di nuovo. Non é facile ed é doloroso. Dobbiamo"svegliarci", impegnarci nella autosservazione. E' a questo punto che invito i miei pazienti (come in passato ho invitato me stessa) a divenire consapevoli di ciò che dicono, di ciò che pensano, di come agiscono. Ottimo é osservare se stessi, diventare consapevoli perché soltanto la vita consapevole é piacevole. In caso contrario saremmo simili a minerali.
Ci sono almeno due categorie di pazienti che non traggono vantaggio dalle esperienze del passato.
Ci sono coloro che hanno in se stessi la vivacità mentale e le potenzialità per cambiare e migliorare ma che non sono ancora migliorati perché mai soffermati a rendersene conto; ci sono altri che invece, quasi costituzionalmente, hanno meno volontà, molta distrazione e (nei casi più difficili) tanta superficialità da sembrare poco pronti.
Chestnut Bud può essere di aiuto a entrambi.
Dopo aver ascoltato quei pazienti che desiderano esprimersi (e che evidenziano la personalità della quale abbiamo parlato), alla "gemma di castagno" abbino sovente il rimedio costituzionale omeopatico.
Ho osservato il caso di una persona repressa che, anche per merito di Chestnut Bud, é riuscita a far affiorare alla coscienza antiche situazioni vissute, a ricordarne i particolari e da tale ricordo trarre vantaggio, consapevolezza.
Mi piace il termine, anzi il concetto "consapevolezza". In breve, lo sappiamo, vuol dire capire. Quando si capisce, si può cambiare. In meglio. Per essere più felici o, al limite, meno infelici.
Maria Vittoria BRIZZI TESSITORE
Dott. in Medicina e Chirurgia
Dott. in Lingue e Letterature Straniere
Genova
pubblicazione del 2004
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