Incominciano ora ad apparire nella letteratura informazioni sul profitto degli alunni male-udenti iscritti in classi ordinarie. A differenza degli alunni avviati a scuole speciali, questi alunni tendono a presentare maggiori residui uditivi, sono stati fin da piccoli interessati da trattamento terapeutico di abilitazione, hanno usato amplificazione acustica fin dal tempo della diagnosi di ipoacusia ed hanno genitori attivamente impegnati nel processo di abilitazione.
Approfonditi studi documentano i risultati degli alunni delle scuole superiori iscritti a classi ordinarie.
Per gli alunni male-udenti si pone ora come obiettivo l'acquisizione della attività di interazione con compagni ed insegnanti mediante l'uso di un linguaggio socialmente appropriato, adatto alle esigenze dell'ascoltatore.
Per evitare che questi alunni possano sentirsi tagliati fuori dalle conversazioni di gruppo non è sufficiente che essi acquistino attitudini scolastiche o conoscenze linguistiche: la chiave dell'integrazione sta nella composizione pragmatica delle abilità acquisite.
L' ETEROGENEITA' DEL GRUPPO DI POPOLAZIONE.
I risultati scolastici non vengono determinati dal grado di sordità considerato in sè e per sè, non è possIbile basandosi unicamente sul livello uditivo dell'alunno, determinare 'a priori' come egli procederà negli studi.
La perdita uditiva può variare da media a profonda, ma il fattore decisivo per i risultati ottenibili è l'uso che il soggetto fa del proprio residuo uditivo. La capacità di usare l'informazione acustica determinerà per altro l'estensione che dovrà avere l'informazione visiva da comporre con quella acustica per ottenere una sufficiente comprensione.
Le caratteristiche dell'aula scolastica devono quindi permettere, durante le attività che richiedono la ricezione di un messaggio verbale la massima visibilità della persona che sta parlando.
Per gli studenti male-udenti si presenta in generale un problema comune: la intelligibilità della loro produzione orale. Poiché in assenza di amplificazione acustica non si odono chiaramente quando parlano, essi controllano male attraverso il canale uditivo la propria emissione orale.
Per il controllo devono poter utilizzare il "ritorno uditivo" che gli perviene attraverso l'amplificazione data dalla protesi acustica, eventualmente potenziata con il sistema a M.F ..
Per coloro che non utilizzano l'udito, un certo controllo può avvenire attraverso il “ritorno" cinestetìco.
L' intellegibilità delle parole dette dagli alunni male-udenti può variare, a seconda del soggetto, da eccellente, con minime distorsioni nelle sibilanti finali, a insufficiente, con una voce piatta iponasale e sostituzioni o distorsioni molteplici.
L' IM POSTAZIONE DELL' INTERVENTO SCOLASTICO
Si è visto che la perdita uditiva produce effetti deleteri sullo sviluppo della comunicazione e quindi influisce negativamente sui risultati scolastici.
Il grado di ricezione del discorso, di comprensione, produzione, intelligibilità e infine l'apprendimento scolastico dipendono da un insieme di variabili.
La individuazione degli effetti della perdita uditiva e la programmazione di un progetto personalizzato di azioni di recupero diventano allora compito di un gruppo interdisciplinare di "gestione" del caso.
Prima di delineare un progetto educativo personalizzato occorre procedere alla sintesi tra i risultati delle valutazioni operate dalle persone professionalmente qualificate che hanno esaminato l'alunno male-udente e i risultati delle osservazioni circa la ricognizione di abilità e deficit dell'alunno quando immesso nell'ambiente costituito dalla classe.
Messe insieme in una coerente sintesi conoscitiva, queste componenti valutative (lato sinistro del modello grafico) possono documentare realisticamente l'effettivo livello funzionale dell'alunno e le aspettative di risultato consentendo di individuare un profilo dei deficit evidenziati.
Sul lato destro del modello grafico sono rappresentate le componenti dell'intervento, che comprendono non solo specifici servizi di recupero personale, ma anche la 'gestione' della classe scolastica.
Un trattamento appropriato degli alunni male-udenti richiede un 'team' di professionisti che integri le esperienze di ciascuno con quelle degli altri componenti.
E' necessario uno stretto coordinamento tra i membri della squadra.
valutazione personale |
programma sostegno personale |
osservazione ambientale |
indirizzo |
L' audiologo.
Ha il compito di documentare l'entità della perdita uditiva e di prescrivere i mezzi di amplificazione personali e di uso scolastico.
Egli continua poi a rivestire un ruolo centrale nel riconsiderare sistematicamente questi mezzi di amplificazione e nel predisporre un programma di controllo dell'amplificazione che può essere eseguito nel contesto scolastico.
Il terapista della oralità.
Ha il compito di:
- valutare e migliorare nell'alunno la comprensione e la produzione della lingua parlata;
- ottimizzare la ricezione del discorso attraverso canali visivi ed uditivi;
- stimare l'influenza del deficit comunicativo sul profitto scolastico.
L'insegnante di sostegno.
Ha il compito primario di fornire il sostegno scolastico, fondato sui contenuti
dell’ insegnamento curricolare ordinario, nelle forme di:
- sviluppo del vocabolario;
- regole grammaticali;
- sviluppo di concetti mediante l'uso della lingua parlata e scritta.
Queste figure professionali non vanno intese in senso rigido, perché spesso sono necessarie sovrapposizioni di esperienze e di aree di competenza. Le sovrapposizioni più frequenti si hanno tra i domini dell'insegnante di sostegno e del terapista della oralità.
L'insegnante di sostegno cura lo sviluppo delle capacità linguistiche in relazione al profitto scolastico.
Il terapista della oralità cura il linguaggio come aspetto della comunicazione nei vari ambienti (scolastico, sociale, familiare).
Ciascuna delle due ottiche professionali rappresentano un importante aspetto dello sviluppo verbale negli alunni maleudenti e devono necessariamente integrarsi per conseguire gli obiettivi stabiliti dal programma educativo.
Gli insegnanti della classe sono spesso il membro dimenticato del 'team'.
Poiché essi devono occuparsi di tutti gli aspetti (scolastico, sociale, comunicazione) della formazione dell'alunno, è essenziale che non solo partecipino alla definizione del 'programma di sostegno', ma che indirizzino le proprie attività verso specifiche mete ed obiettivi nel programma educativo individuale.
Un programma di sostegno non è applicabile a qualunque alunno; comunque possono darsi raccomandazioni di carattere generale.
INTERVENTI AUDIOLOGICI. Anche se modificazioni fisiche dell'aula possono ridurre il livello del rumore di fondo, il metodo più semplice e diretto per migliorare il rapporto Segnale utile/Rumore è quello di dotare l'alunno male-udente di un ausilio auditivo a modulazione di frequenza (M.F.).
L'impiego del sistema a M.F. assicura che all'orecchio dell'alunno la voce dell'insegnante arriva più forte dei rumori di fondo. Le limitate possibilità delle protesi personali e le sfavorevoli condizioni di ascolto in classe rendono altamente desiderabile che sia prescritto un sistema M.F. che nell'interesse dell'alunno deve essere considerato parte integrante del programma educativo. ln condizioni ideali l'alunno deve entrare in classe con tutti i sistemi di amplificazione in ordine. Occorre quindi istituire un programma di controllo che consiste nel designare una persona della scuola (insegnante, insegnante di sostegno , assistente) la quale giornalmente controlli le apparecchiature di amplificazione: protesi o sistemi M.F. o combinazione di esse.
Le apparecchiature di amplificazione, come si è detto, devono essere oggetto di un quotidiano controllo della efficienza; si rende necessario fornire istruzioni al personale della scuola, e particolarmente agli insegnati della classe, sull'uso metodico di esse.
Gli insegnati vanno informati che mentre l'impiego del microfono del loro trasmettitore è appropriato durante le attività dirette dall'insegnate, non lo è quando gli alunni sono impiegati in rapporto uno-a-uno, o in gruppo, tra di loro.
INDIRIZZO DELLA CLASSE
Nella classe, luogo primario di educazione dell'alunno male udente inserito, possono insorgere problemi tipici, le cui soluzioni possono ricercarsi :
- in sede di servizi di supporto
- nella classe stessa
Sono risolvibili in classe piccoli problemi che richiedono qualche lieve modificazione al modo di fare lezione, sul presupposto che il programma curricolare sia accessibile all'alunno.
Anche gli alunni che fanno uso eccellente del residuo uditivo, per la ricezione del discorso traggono beneficio dalla guida visiva; la loro capacità di seguire le discussioni della classe viene potenziata se sono in grado di sapere chi sta parlando e di stargli in stretta prossimità.
Dovendo seguire attentamente con lo sguardo le attività della classe l'alunno male-udente non può prendere appunti, la qualcosa interromperebbe il contatto visivo; è quindi consigliabile che un compagno si incarichi di prendere appunti, che l'alunno riesaminerà o riordinerà a casa.
Alcuni minimi adattamenti allo stile dell'insegnamento possono essere molto utili all'alunno male-udente come a tutti gli altri:
L'insegnante dovrebbe dirigere la discussione in classe in modo che gli alunni si rendano conto del flusso delle interazioni a mano a mano che la parola passa da un oratore all'altro, curando che i punti nodali vengano ripresi con diversa fraseologia per assicurarne la comprensione.
Altro accorgimento è un corretto uso della lavagna.
Se l'alunno presenta problemi di disattenzione sarà opportuno un incontro infra-scolastico per individuarne le cause, per adeguare i sistemi di amplificazione di uso scolastico e per individuare i modi con cui l'insegnante può potenziare le caratteristiche di ascolto dell'alunno.
Suggerimenti per le attività di classe
1) a scelta del posto in aula è molto importante. Per trovarsi nelle migliori condizioni lo studente deve prendere posto nel punto più vantaggioso dell’aula per vedere ed ascoltare l'insegnate e i compagni.
2) Molti studenti deboli di udito per comprendere il linguaggio orale devono servirsi della lettura labiale:
- quando parlate ponetevi di fronte allo studente con il vostro volto ben esposto alla luce, in modo che egli possa leggere sulla vostra bocca;
- parlate con pronuncia precisa ma naturale, evitando movimenti troppo accentuati della bocca;
- controllate che lo studente sia dotato dei suoi mezzi di amplificazione acustica (protesi personali e apparecchi a M.F. per uso scolastico) e che questi siano in perfetta efficienza.
3) Se lo studente che non ha compreso una frase, l’incomprensione può essere dipesa dal fatto che egli non conosce una parola chiave della vostra frase. E’ allora preferibile che riformuliate la frase piuttosto che ripetere le stesse parole. Per esempio: “Hai fatto il compito?” può diventare: “Hai fatto il lavoro per casa?”.
4) Per acquisire conoscenze gli studenti deboli di udito fanno molto affidamento sui libri di testo e sui documenti scritti in generale. Se prima della lezione in classe vengono informati circa l’argomento da trattare, gli alunni si troveranno avvantaggiati perché avranno potuto leggere in anticipo qualcosa per familiarizzarsi con la nuova terminologia, e potranno seguire meglio l’esposizione dei concetti.
5) Per lo studente debole di udito è impossibile ascoltare e prendere appunti perché per poter seguire chi parla deve mantenere il contatto visivo. Sarebbe bene assegnare ad un compagno l’incarico di prendere appunti.
6) Agli studenti deboli di udito non si dovrebbero, di massima, far sostenere prove orali di valutazione del profitto perché esse li possono penalizzare eccessivamente.
7) Le comunicazioni scolastiche di carattere estemporaneo date verbalmente alla classe in modo sintetico spesso non vengono capite dagli studenti deboli di udito quando sono assorti in una data attività. L’insegnate o un compagno di classe potrebbero incaricarsi di informare lo studente di quanto avviene comunicato, o almeno di richiamare la sua attenzione su quanto sta avvenendo.
Testo a cura del C I P S
Coordinamento Iniziative sui Problemi dei Sordi
Largo Merlo 187/5
16144 Genova
Tel. 010-824023
Pubblicazione 1989 ????
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