Forse si tratta di una forma, a mio avviso, errata di pudore. Il paziente che viene per cercare di risolvere un problema di dolore ai piedi in generale inizia cosi: "Sono venuto perché ho un problema con decenza parlando, ai piedi ... " e guarda lo specialista come se si aspettasse un'assoluzione per quella frase "spinta" che ha pronunciato.
Il piede è forse considerato una parte sporca del nostro corpo, per questo il nominarla crea imbarazzo in molte persone. Forse qualcuno penserà che sia esagerata la mia affermazione, ma io sono assolutamente convinto di quanto precedentemente detto; forse proprio per questo motivo molti pazienti si tengono i loro bravi dolori anche per anni prima di giungere alla visita specialistica.
Tra le sintomatologie che più frequentemente sono lamentate dai pazienti sono quelle riguardanti i dolori sotto il piede; localizzate alla cosi detta "pianta".
Il piede, nonostante la sua esigua grandezza rispetto ad altre parti del corpo, svolge un ruolo molto importante e questo gli è concesso dalla presenza di numerose formazioni (ossee, articolari, legamentose, nervose) in esso assemblate e variamente collegate per permetterei di camminare, correre, saltare, ballare
Da quanto sopra esposto si può capire come sia complesso questo piede che "non vogliamo nominare per vergogna" e, soprattutto, quanto importante sia il suo ruolo nella nostra vita quotidiana. Nell'ambito dei dolori plantari riveste un ruolo importante quello riferito nella parte anteriore e "vicino alle dita". L'intensità di questo dolore varia da paziente a paziente e secondo la gravità della sintomatologia, ma può essere talmente forte da indurre il paziente a levarsi la scarpa e a massaggiare le dita in cerca di sollievo.
Il dolore si presenta quando si appoggia il piede e più precisamente quando si cammina; tende a migliorare o a scomparire con il riposo.
A volte è descritto come una serie di scosse elettriche ed è riferita una minore sensibilità alle dita interessate; in altri casi il paziente riferisce una specie di scricchiolio alla base delle dita.
Solo una visita accurata può confermare che si tratta del così detto "Neurinoma di Morton". Spesso quando si pronuncia questa parola i pazienti si spaventano perché pensano a qualcosa di "brutto", ma devono essere rassicurati, perché di brutto c'è solo il dolore ed il nome di questa patologia.
Si tratta infatti di un piccolo nervo che passa sotto la pianta del piede e che, quando è troppo schiacciato, compresso (anche per l'uso di calzature strette o con tacco troppo alto), avverte il paziente di questo suo disagio.
"Allora basta mettere calzature morbide senza tacchi alti e a pianta larga per far ritornare tutto come prima" potrebbe osservare il paziente.
Purtroppo non è così semplice: lunga è la pazienza di questo nervetto e i suoi avvertimenti non sono ascoltati fin dall'inizio. Quando la sintomatologia è cosi violenta, spesso l'unica soluzione da adottare è quella chirurgica.
Un piccolo intervento d'escissione della parte del nervo che è anatomicamente lesa è sufficiente a risolvere la sintomatologia.
Nessun timore: una piccola incisione e a distanza di due ore dall'intervento il paziente può andare a casa "con le sue gambe". Quel dolore così violento rimarrà un ricordo destinato a scomparire in breve tempo.
Luigi GREMESE
specialista in Ortopedia
e Traumatologia Genova
Pubblicazione del 2004
< Prec. | Succ. > |
---|