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DAL
CONCETTO DI SALUTE COME ASSENZA DI MALATTIA A QUELLO DI SALUTE COME BENESSERE
PSICO-FISICO: IL CONTRIBUTO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI PER LA MEDICINA
DELL'ESSERE UMANO NELLA SUA TOTALITA'
Nel maggio 2002 la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi
e Odontoiatri (FNOMCeO) ha emanato le "Linee Guida sulle Medicine
e Pratiche Non Convenzionali" . In questo documento in Italia vengono
ufficialmente riconosciute 9 Discipline di esclusiva competenza medica:
Agopuntura, Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Omotossicologia,
Medicina Antroposofica, Medicina Ayurvedica, Fitoterapia, Chiropratica,
Osteopatia.
L'Omeopatia è nata
agli inizi del XVIII secolo ad opera del medico tedesco C.F.S. Hahnemann,
nato in Sassonia nel 1755 e morto a Parigi nel 1843 all'età di
88 anni.
Hahnemann ipotizza che una sostanza il cui uso in dosi ponderali nell'uomo
sano produce diversi segni e sintomi può curare, se usata in dosi
sufficientemente attenuate, tutte quante le malattie che mostrano nel
malato quella stessa costellazione sintomatologica, in base al "Principio
di Similitudine", per cui una malattia è curata da sostanze
in grado di provocare disturbi simili; oggi il principio di similitudine
è studiato con metodologia scientifica.
Le sostanze utilizzate in Omeopatia provengono dai tre regni della natura:
vegetale, animale e minerale. Tutte sono sottoposte ad un particolare
processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le
proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche.
Cardine della disciplina fondata da Hahnemann sono l'ascolto e l'osservazione
estremamente attenti e accurati di tutti i segni e sintomi che i sensi
del medico possono rilevare nel paziente, i quali vanno annotati con precisione
e rigorosa attenzione per costituire il quadro completo di ogni singolo
malato, dato che, secondo l'omeopatia non esistendo le malattie ma solo
le persone malate, ogni protocollo terapeutico deve essere personalizzato
essendo il frutto dell'intima relazione di "conoscenza" e di
"ascolto" tra medico e paziente.
E' possibile quindi ricostruire un centro di gravità diagnostico-terapeutica
che prenda in considerazione la globalità dell'essere umano, lo
"olos", da cui medicina olistica o integrata, vale a dire l'intrinseca
unità del suo essere, il piano fisico e mentale perché è
su questi livelli incessantemente interagenti che ogni essere umano si
auto struttura spiritualmente come un unicum che come tale va interpretato
per essere curato.
In Italia oggi si annoverano tra i soli omeopati circa 7.500 medici prescrittori,
quasi una farmacia su due è fornita di medicinali omeopatici, esistono
30 laboratori di omeopatia che creano sempre più numerosi posti
di lavoro, con un fatturato da parte delle aziende italiane del settore
di 157,2 milioni di Euro. Tali numeri diventano nell'Unione Europea di
700 milioni di Euro, 120.000 medici omeopati, 50 milioni di utenti che
assurgono a centinaia di milioni a livello mondiale.
L' 8,2% della popolazione italiana utilizza medicine omeopatiche (ove
per medicine omeopatiche si deve intendere medicine prodotte secondo farmacopea
appropriata con metodologia di diluizione e dinamizzazione, come già
descritto, prescindendo dalla tecnica clinica seguita nella scelta e prescrizione
della medicina in Omeopatia, Omotossicologia, Medicina Antroposofica.
La Medicina Antroposofica
è stata fondata da Rudolf Steiner (1861-1925) in Austria. Il medico
che orienta la sua professione in senso antroposofico si sforza di cogliere,
insieme al paziente, il significato della malattia riguardo alla sua evoluzione
corporea, psichica e spirituale. I medicamenti usati vengono preparati
analogamente ai farmaci omeopatici: per diluizione e dinamizzazione, vengono
impiegati anche tenendo conto del carattere analogico insito nel farmaco.
L' Omotossicologia rappresenta
un'evoluzione della Omeopatia alla luce delle più recenti acquisizioni
nel campo della Biologia, della Medicina e della Fisica, in un' opera
di sintesi avviata dal suo ideatore, Hans Heinrich Reckeweg
(1905-1985) e, a tutt'oggi, proseguita da quanti operano nell'ambito della
sanità interpretando le continue scoperte scientifiche alla luce
di una visione olistica della Medicina Biologica ispirata alle teorie
di Hahnemann e alle leggi della fisiologia e
fisiopatologia bioenergetica della Medicina Tradizionale Cinese e di altre
metodiche terapeutiche olistiche, alla luce delle più recenti scoperte
scientifiche in campo medico, biologico, fisico etc.
H.H.Reckeweg si rese conto che la malattia non è altro che il nostro
sistema immunitario che si mette in moto per combattere ed espellere i
veleni che inquinano i nostri tessuti. Nel momento in cui l'organismo
si trova con un eccesso di tossine si attiva per espellerle: tramite la
pelle ad esempio mediante la comparsa di eczema, herpes, eccessiva sudorazione;
o tramite il sistema respiratorio (sotto forma di rinite, sinusite); tramite
l'apparato gastro-digerente (ad esempio febbre, diarrea), tramite reni/fegato
(cistite, calcoli, cirrosi). L'omotossicologia identifica appunto nei
fattori tossici per l'uomo la causa della malattia, interpretata come
espressione clinica della lotta dell'organismo contro le tossine, al fine
di neutralizzarle ed espellerle, curando cosi in modo naturale. Non esistono
effetti collaterali, danni oppure rischi per la propria persona, tutto
avviene rispettando il ciclo naturale delle cose.
In Italia il fruitore della Omeopatia, Omotossicologia e Medicina Antroposofica
è mediamente un adulto tra i 35 e i 44 anni con titolo di studio
elevato; complessivamente il 15% della popolazione italiana si avvale
delle Medicine Non Convenzionali: le donne sono circa 5,5 milioni (18,2%
delle italiane), gli uomini attorno ai 3,5 milioni (12,9%), i bambini
il 10%.
Il 70% dei pazienti trattati dichiara di aver tratto beneficio e senza
effetti collaterali dalle terapie omeopatiche, omotossicologiche, antroposofiche
prescritte.
In altri paesi dell'Unione Europea come Germania, Austria, Francia, Gran
Bretagna vi sono ospedali pubblici e privati ove si cura solo con le Medicine
in Italia chiamate Non Convenzionali, come pure queste Discipline sono
da anni ampiamente riconosciute nell'insegnamento universitario, e in
alcune di queste nazioni i farmaci omeopatici, omotossicologici, antroposofici,
fitoterapici sono a carico totale o parziale del servizio sanitario nazionale.
Il tutto si traduce in grandi vantaggi in termini di farmacoeconomia e
di riduzione di giorni di assenza dal lavoro per malattia, ad esempio
per il minor numero di recidive delle malattie, specialmente quelle croniche.
L'Agopuntura
e la Medicina Tradizionale Cinese
possiedono un corpus teorico e pratico antichissimo e da tempo
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha riconosciuto la validità
terapeutica.
L'Agopuntura è basata sull'infissione di aghi sulla pelle in corrispondenza
di quelli che, nella medicina tradizionale cinese, vengono considerati
punti energetici; una volta sistemati gli aghi, questi possono essere
stimolati manualmente (girandoli tra le dita, muovendoli verso l'alto
e verso il basso, o con delicati colpetti) o elettricamente. Esistono
varie tecniche di agopuntura diverse tra loro in base all'approccio del
terapeuta, che può essere Tradizionale (funziona influenzando la
forza vitale che scorre nel corpo attraverso i vasi sanguigni, detta anche
Qi), Moderno (si basa sulla convinzione che l'agopuntura raggiunga il
suo effetto attraverso il sistema nervoso, nonché attraverso il
sistema immunitario ed endocrino) o basato sui punti e zone particolarmente
sensibili, situate nei muscoli o altrove, spesso punti induriti e nodosi
in grado di irradiare dolore e malessere verso zone distanti dal corpo).
La Medicina Tradizionale Cinese
è scuola medica di origine antichissima, secondo cui la malattia
è causata da un blocco dell'energia che scorre nel nostro organismo
attraverso la fitta rete di meridiani. La cura consiste nello sciogliere
i blocchi energetici attraverso l'agopuntura, la moxibustione, il massaggio
o Tui Na, ginnastiche mediche come il Qi Gong o il Tai li Quan, la dietetica,
la fitoterapia.
Per quanto riguarda l'agopuntura in Italia operano circa 10.000 medici
agopuntori e riflessologi che nell'anno 2000 hanno trattato 2.500.000
pazienti; oltre 200.000 sedute di agopuntura sono state praticate in 122
ambulatori di aziende sanitarie locali del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
La Medicina Avurvedica:
Ayurveda è una parola sanscrita composta da Ayus e Veda: Ayus significa
vita e Veda significa conoscenza. Pertanto l'Ayurveda è la scienza
della vita o la conoscenza della vita. Si tratta di una medicina di antichissima
origine indiana (2500 a.c.); è un sistema diagnostico-terapeutico
comprensivo di medicine che combinano le terapie naturali, con un approccio
altamente personalizzato per il trattamento delle varie patologie.
L'Ayurveda considera l'individuo come unità indivisibile di corpo,
mente e spirito, e attraverso una sofisticata tecnica diagnostica tende
a ristabilire l'equilibrio psicofisico alterato. Oltre a precise indicazioni
di carattere dietetico e al massaggio, si avvale di una ricca gamma di
rimedi preparati con ingredienti di origine vegetale, minerale e animale.
Oggi la Medicina Ayurvedica è sempre più diffusa in Occidente
per la sua validità anche nella cura di patologie di difficile
controllo con la medicina convenzionale.
Fitoterapia: fin dall'antichità
erano note le virtù benefiche delle erbe medicinali. Dalle prime
cure degli antichi Sumeri, alle formule degli egizi ani ed in seguito
dei cinesi, siamo arrivati, dopo più di seimila anni, a poter utilizzare
ciò che la scienza, anche in questo settore, ha prodotto. Gli ultimi
ritrovati ci dimostrano che l'uomo non ha mai cessato di progredire nella
ricerca, basandosi sui naturali componenti di molte fattispecie di piante
esistenti. Dopo aver per anni beneficiato degli effetti terapeutici delle
varie tisane, siamo pervenuti oggi ad un metodo nuovo e moderno, reperibile
in commercio. Oggi si chiama Fitoterapia, ed è una terapia, tra
le più antiche conosciute dall'uomo, basata sulla somministrazione
di preparati vegetali (infusi, decotti, macerati, estratti) ottenuti da
piante intere o da parti di esse (alcune erbe infatti hanno un potenziale
di tossicità che ne raccomanda l'uso solo in piccole dosi). E'
un sistema di cura che utilizza i principi attivi e le sostanze presenti
nelle piante per agire sulle cause dei disturbi. Dalla Fitoterapia nel
tempo sono nate la floriterapia, la gemmoterapia e l'aromaterapia.
La Floriterapia di Bach,
fondata dal medico inglese Edward Bach (1886-1936), è stata riconosciuta
come terapia medica dall'Organizzazione Mondiale della Sanità,
OMS, (World Health Organization, WHO) dal 1983.
L' Osteopatia è una
scienza terapeutica naturale, fondata su una conoscenza precisa della
fisiologia e dell'anatomia del corpo umano. Si serve di diversi mezzi
manuali di diagnosi per evidenziare le disfunzioni e l'assenza di mobilità
dei tessuti che comportano un'alterazione dell'equilibrio generale dell'individuo.
Fu ideata nel 1864 dal medico americano Taylor Still (1828-1917), il quale,
persuaso dall'inefficacia della medicina del suo tempo, introdusse un
tipo di riflessione sui fondamenti di questa che lo condusse, dopo dieci
anni di ricerche e sperimentazioni, a coniare il termine di Osteopatia
ed a gettare le basi della nuova filosofia medica. Si tratta di una scienza
basata sulla manipolazione dei legamenti muscolari e sul drenaggio linfatico,
spesso accompagnati dall'impiego di medicamenti e di altre terapie come
gli ultrasuoni e l'agopuntura.
L'Osteopatia oggi è utilizzata soprattutto per le affezioni dolorose
della colonna vertebrale, e delle articolazioni periferiche; ma si rileva
efficace anche nella maggior parte dei casi di insonnia, cefalee, disturbi
dell'equilibrio, nelle affezioni congestizie come le otiti, le rinofaringiti,
le sinusiti,disturbi circolatori, digestivi, ginecologici che non abbiano
all'origine turbe virali, tumorali, infettive che minino l'integrità
della struttura. La Chiropratica nasce nel 1895 a Davenport nell'Iowa,
USA. Daniel David Palmer pose le mani su di una protusione irregolare
della colonna vertebrale di Harvey LilIard e ne ridusse l'irregolarità.
La Chiropratica fu concepita
come una cura naturale, attingente alle forze di recupero del corpo stesso.
Oggi è considerata una disciplina scientifica olistica e un'arte
curati va, che ha come scopo ottimizzare la salute dell'individuo. Si
fonda sul principio che la capacità innata dell' organismo di tendere
verso un equilibrio di salute è regolata e condizionata dal sistema
nervoso. La chiropratica designa tre fattori fondamentali del benessere:
struttura, biochimica e mente. Un'interferenza (malattia) che colpisca
uno dei tre si ripercuote inevitabilmente sugli altri. Di conseguenza,
ad esempio, quando si corregge un disturbo muscolare o scheletrico, anche
gli aspetti psicologici e metabolici ne traggono beneficio. Ad esempio,
se si parla di sublussazione si intende il complesso di mutamenti funzionali,
strutturali, patologici, intra ed extra articolari che alterano l'integrità
della colonna vertebrale o la corretta funzionalità del sistema
nervoso con potenziali danni sul corretto funzionamento dell'organismo
e della salute dell'individuo. Oltre ad essere utile nel caso di numerosi
disturbi muscolo-scheletrici, la chiropratica porta un beneficio generale
alla salute dell'individuo.
Se a queste Discipline Mediche se ne aggiungono altre, dalla Naturopatia
allo Shiatsu, dalla Yogaterapia al Rebirthing, Radionica e via via molte
altre, non prese in considerazione dalla rilevazione Istat, ma entrate
oramai nella pratica corrente di molti italiani, appare evidente la grande
diffusione delle medicine non convenzionali e delle discipline corpo-mente
sia in ambito privato, sia, almeno in alcune regioni, in ambito pubblico.
Un interesse che testimonia, fra l'altro, l'inversione di tendenza, fatto
oramai proprio anche da ampi settori del mondo medico e scientifico, dal
sintomo, ad una visione di benessere più generale e complessiva
che vede appunto al centro l'uomo come entità globale.
Il dibattito scientifico sviluppatosi in questi anni attorno alle medicine
non convenzionali e alla loro integrazione con la medicina accademica
o dominante nella nostra società occidentale, ha favorito e legittimato
il lievitare della domanda e il processo di trasformazione culturale che
coinvolge la riflessione sugli stili di vita: vengono così favoriti
il ricorso alle capacità di autocura, al risveglio delle potenzialità
individuali che coadiuvino e potenzino i benefici delle cure ed emerge
impellente nel cittadino la necessità di essere correttamente informato
per una corretta e libera scelta dei propri percorsi di salute.
CONFERENZA DI CONSENSO su "Psichiatria
e Medicine Non Convenzionali nel Servizio Sanitario Nazionale"
PRESENTAZIONE
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri,
FNOMCeO, ha emanato nel maggio 2002 le "Linee Guida sulle Medicine
e Pratiche Non Convenzionali" in cui nove Medicine Non Convenzionali
vengono riconosciute di esclusiva competenza del medico chirurgo e dell'odontoiatra:
Agopuntura, Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Omotossicologia,
Medicina Antroposofica, Medicina Ayurvedica, Fitoterapia, Osteopatia e
Chiropratica. La posizione assunta dalla FNOMCeO, nell'attuale vuoto legislativo
nazionale, ha recepito le direttive dell'Unione Europea e dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità sulle Medicine Non Convenzionali.
La Società Italiana di Psichiatria (SIP) è affiliata alla
World Psychiatric Association (WPA), l'organismo mondiale che rappresenta
la Psichiatria in seno all'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS).
Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria è
giunto alla sua 43° assise e ha visto, nei sei giorni in cui sono
stati articolati i suoi lavori dal 19 al 24 ottobre, 70 eventi scientifici
e 5 sessioni plenarie con relatori dall'Italia e dall'estero.
Nell'ambito del Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria,
si é tenuta la prima Conferenza di Consenso su "Psichiatria
e Medicine Non Convenzionali nel Servizio Sanitario Nazionale" che
ha avuto luogo a Bologna, lunedì 20 ottobre al Palazzo dei Congressi.
E' la prima volta che viene organizzata una Conferenza di Consenso sulle
Medicine Non Convenzionali in seno ad una società scientifica della
medicina accademica in Italia.
Scopo dell'evento è produrre un documento sui cui contenuti vi
sia il massimo del consenso da parte dei medici, ricercatori, esponenti
e rappresentanti di discipline, scuole e associazioni di Medicine Non
Convenzionali e che quindi impegna i firmatari e le scuole e società
scientifiche invitate, dato che tale documento deve essere poi inviato
alla Società Italiana di Psichiatria, FNOMCeO, Ministero della
Salute, dell'Università e Ricerca Scientifica, Istituzioni, ecc.
Il Dott. Paolo Roberti, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale
dell' AUSL Città di Bologna, che è il promotore dell'iniziativa,
ha riunito attorno a sé molti tra i più autorevoli esponenti
del movimento delle medicine non convenzionali in Italia che con lui hanno
voluto condividere il progetto e la "primogenitura"
della Conferenza di Consenso e che in questi mesi si sono riuniti con
lui per preparare il testo, consapevoli che i tempi richiedono la massima
collaborazione tra le discipline riconosciute dalla FNOMCeO in previsione
anche dell'auspicata Legge Quadro sulle Medicine Non Convenzionali da
tempo allo studio in Parlamento in Italia.
Il punto centrare della "Conferenza di Consenso sulle Medicine Non
Convenzionali", è che bisogna garantire ai pazienti che lo
desiderano la possibilità di ricorrere a terapie non convenzionali,
fornendo loro un'informazione corretta e completa a garanzia della piena
libertà di scelta dei propri percorsi di salute.
All'iniziativa del Dott. Roberti si sono unite le principali organizzazioni
che riuniscono medici agopuntori, omeopati, omotossicologi, antroposofi,
fitoterapeuti, medici ayurvedici.
Finora, le medicine non convenzionali sono entrate nell'assistenza psichiatrica
pubblica in modo non ufficiale, pur a fronte di esperienze molto importanti
in atto da anni in vari Centri di Salute Mentale.A
Bologna il Dott. Roberti, assieme al Dott. Aldrigo Grassi, Direttore del
Centro di Salute Mentale "Area Ovest" del Dipartimento di Salute
Mentale dell' AUSL Città di Bologna ha presentato al congresso
l'esperienza clinica acquisita nell'uso delle Medicine Non Convenzionali
nel trattamento dei disturbi psichiatrici cosiddetti minori.
E' fondamentale assicurare ai cittadini una vera libertà di scelta,
costituzionalmente sancita, definire nuove metodologie di applicazione
clinica e percorsi formativi, avere fondi per la ricerca, costituire unità
e servizi di MNC, inserire a pieno titolo queste discipline e terapie
all'interno del Servizio Sanitario Nazionale.
Gli esponenti delle varie Medicine Non Convenzionali ritengono sia ormai
giunto il tempo di un riconoscimento reciproco da parte della medicina
accademica in attesa che l'Italia si metta al passo con altri paesi europei,
come Gran Bretagna, Francia, Germania che hanno inserito a pieno titolo
le terapie non convenzionali nel servizio pubblico, oltre che nell'insegnamento
universitario, perché la medicina del futuro è una medicina
integrata, tanto più che le Medicine Non Convenzionali consentono
un notevole risparmio sulla spesa sanitaria.
A Bologna sono stati presenti anche l'on. Francesco Paolo Lucchese, relatore
della proposta di regolamentazione delle Medicine Non Convenzionali in
discussione alla Commissione Affari Sociali della Camera e il prof. Salvatore
Amato, Vice Presidente della FNOMCeO e Presidente della Commissione Nazionale
sulle Medicine Non Convenzionali.
Documento di Consenso "Medicine
Non Convenzionali"
Premessa
La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo,
salvaguarda il principio del pluralismo scientifico e garantisce la libertà
di scelta terapeutica da parte del cittadino e la qualificazione professionale
degli operatori sanitari, valorizzando in particolar modo l'autonomia
del medico nelle scelte terapeutiche (C. Cass., IV Sez. Penale, Sent.
n. 301, 8/2/2001).
Il diritto di scelta, riconosciuto ad ogni persona come punto focale di
ogni moderna considerazione di rispetto della volontà individuale
nei confronti del proprio stato di salute e malattia, è stato implicitamente
già espresso e si è concretizzato con il ricorso, da parte
di sempre più ampi strati della popolazione, ad alcune discipline
e pratiche terapeutiche note con il termine complessivo di "Medicine
Non Copvenzionali" (MNC): Agopuntura, Omeopatia, Fitoterapia, Medicina
Tradizionale Cinese, Medicina Antroposofica, Omotossicologia, Medicina
Ayurvedica, Chiropratica e Osteopatia ("Linee guida su medicine e
pratiche non convenzionali", FNOMCeO, Terni, ,18/5/2002).
Si conviene che tutte le metodiche terapeutiche e di intervento sanitario
sulla persona non possono derogare
dalla necessità di una preliminare diagnosi clinica, di esclusiva
pertinenza del medico che ne abbia specifica competenza, il quale può
utilizzarle come parte integrante della Medicina secondo scienza, coscienza,
competenza. e perizia.
1. Definizioni operative
L'attributo "non convenzionale", sebbene attualmente costituisca
in Italia l'appellativo più diffuso, sembra porre queste metodologie
terapeutiche in contrapposizione alla medicina accademica, intesa come
convenzionale. Ricordando a tale proposito che nel mondo anglosassone
si utilizza il termine CAM (Complementary and Alternative Medicine),
è indispensabile sottolineare la complementarietà dei diversi
possibili approcci diagnostici e terapeutici che rientrano in questo ambito,
per evidenziare l'integrazione in atto nel sistema sanitario e la possibilità
di utilizzo pratico di tutte le informazioni provenienti dal paziente.
È altresì di fondamentale importanza la ricerca, l'individuazione
e l'adozione di un linguaggio comune che,definendo in maniera univoca
le rispettive peculiarità metodologiche, contribuisca a favorire
lo scambio del maggior numero possibile di informazioni tra operatori
sanitari e ricercatori, soprattutto in ambito accademico: l'obiettivo
è quello di comprendere i vantaggi e i limiti di ciascuna disciplina
e di meglio identificare, tra un'ampia scelta di terapie e trattamenti
e sulla base
delle evidenze disponibili, quali siano i più appropriati per il
paziente malato.
2. Ricerca scientifica
Riconosciuta l'eticità dell'integrazione terapeutica offerta da
queste discipline, è necessario e opportuno prevedere la possibilità
di accreditare e realizzare programmi di studio e ricerca scientifica
che, nel rispetto delle peculiarità di ogni disciplina, consentano
di validarne l'efficacia valorizzandone l'effettivo ruolo medico terapeutico;
A tal fine è auspicabile, accanto alla ricerca pubblica istituzionale,
il concorso di una finalizzata e proficua collaborazione tra Industrie,
Aziende e Società medico-scientifiche del settore per idonei progetti
di ricerca da realizzare mediante apposite forme di accreditamento e finanziamento.
Si auspica anche un maggiore contributo di istituzioni sanitarie pubbliche
e facoltà mediche al processo in corso di validazione scientifica
delle Medicine Non Convenzionali.
3. Riconoscimento legislativo
L'iter legislativo in corso per adeguare la legislazione italiana a quanto
sollecitato dall'Unione Europea (Direttive Europee n. 92/73 e 92/74; Ris.
n. 75 del Parlamento Europeo del 29 maggio 1997: "Statuto delle Medicine
Non Convenzionali"; Ris. n. 1206 del Consiglio d'Europa del 4 novembre
1999), dovrà consentire ai medici idoneamente preparati nelle singole
disciplipe di fregiarsi della propria qualifica, competenza e preparazione
professionale.
4. Informazione e media
L'informazione sanitaria deve essere finalizzata all'educazione sanitaria
della popolazione verso abitudini e comportamenti utili alla conservazione
della salute intesa non solo come assenza di malattia ma anche come benessere
psicofisico (secondo,quanto stabilito dall'OMS), oltre che alla prevenzione
delle patologie e alla loro cura e trattamento in caso di necessità.
Per le MNC si propone l'istituzione di appositi Osservatori Regionali,
sia per la verifica costante dell'informazione utile e necessaria per
la diffusione di notizie corrette e complete per la popolazione, sia per
la documentazione e la ricerca riguardanti ogni singola disciplina, prevalentemente
attraverso un coordinamento tra le società scientifiche del settore.
L'obiettivo è quello di mettere a disposizione di cittadini e operatori
sanitari analisi indipendenti e qualificate sulla situazione delle MNC
sul proprio territorio. I risultati di tali verifiche potranno essere
raccolti da un Osservatorio Nazionale come punto di riferimento e coordinamento
per una valutazione complessiva che consenta di evitare duplicazioni di
interventi e con economia di costi per la ricerca.
A tutela dell'utenza e nelle more del riordino legislativo del settore,
si riconosce e si auspica l'adozione, da parte di tutti gli Ordini Provinciali
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di opportune modalità
di riconoscimento della specifica preparazione in materia del proprio
iscritto le quali, sulla base inderogabile di criteri concordati con le
scuole e le associazioni scientifiche più autorevoli di ogni disciplina,
siano di garanzia per la popolazione assistita.
5. Consenso informato
Nel rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica, è giusto
ricordare il dovere della concreta applicazione, all'interno di un libero
rapporto consapevole ed informato, dei principi della libertà di
scelta terapeutica da parte dei paziente e della libertà di cura
da parte del medico. Si conferma, pertanto, la necessità di una
completa, corretta e comprensibile informazione alla persona, finalizzata
allo sviluppo di un rapporto tra medico e paziente in grado di utilizzare
la Medicina nella sua accezione più ampia, intesa come professione
esercitata con piena libertà del medico di porre in atto ogni mezzo
ritenuto utile ed eticamente valido nell'interesse della persona assistita
e con il suo consenso.
6. Formazione e competenza
Riconoscendo alle Università ilrnolo storico nella formazione,
si deve comunque constatare negli atenei italiani la carenza di docenti
e risorse dedicate all'insegnamento e alla ricerca nel campo delle MNC.
Attualmente i percorsi formativi disponibili sono prevalentemente forniti
dagli Istituti privati che da anni operano nel settore: si auspica quindi
che le Università, nello sforzo di colmare questa carenza formativa,
concorrano ad individuare e realizzare convenzioni e accordi di collaborazioni
con associazioni e scuole già operanti nella ricerca, nell'insegnamento
e nella verifica dell'apprendimento di queste discipline, come contributo
utile a valorizzarne l'esperienza accumulata. Si auspica che tale
processo di integrazione formativa arrivi progressivamente ad un regime
di libera concorrenza tra Istituti privati e Università prevedendo,
nelle fasi iniziali, l'inserimento di nozioni informative generali nei
corsi di laurea delle facoltà mediche e, dove questo sia possibile,
l'attivazione di corsi elettivi di introduzione alla conoscenza delle
MNC.
7. Farmacoeconomia e integrazione sul territtorio
L'elevato numero di pazienti che si affida alle MNC in piena libertà
terapeutica e senza gravare sull'economia del
SSN, evidenzia un fenomeno che coinvolge tutti i protagonisti dello scenario
sanitario sul territorio. Ne consegue una necessaria incentivazione di
collaborazioni e/o convenzioni tra le diverse figure coinvolte a vario
titolo nella problematica (medici di Medicina Generale, specialisti ospedalieri,
aziende sanitarie locali, personale parasanitario, etc.) per la
d iffusione di un corretto percorso integrato e di un'adeguata informazione
dei vantaggi e dei limiti di tali tliscipline.
8. Rapporti con le istituzioni
Medici esperti per ogni disciplina, opportunamente indicati dalle Associazioni
scientifiche più rappresentative per ogni
disciplina, devono essere presenti e partecipare a pieno titolo con parità
di ruolo e di funzioni nelle Commissioni e Organi consultivi della Professione,
del Ministero della Salute, del Ministero dell'Università e della
Ricerca Scientifica, di Associazioni di pazienti e consumatori, per numerose
finalità: riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero,
allocazione di risorse dirette a progetti di ricerca, adeguamento ed integrazione
con strutture e ordinamenti già esistenti, etc.
9. Prescrizione e strumenti di cura
Allo scopo di evitare istanze di tipo limitativo e spesso attuate in assenza
di una reale conoscenza del problema, è necessario stabilire in
maniera univoca i criteri di qualità, sicurezza ed efficacia necessari
per l'autorizzazione all'immissione in commercio dei medicinali e degli
strumenti di cura impiegati nei diversi indirizzi terapeutici. L'individuazione
di tali criteri, specifici per ogni indirizzo terapeutico, dovrà
avvenire su indicazioni delle rispettive Società scientifiche e/o
Associazioni professionali più rappresentative e autorevoli.
Conclusioni
Si ringrazia la Società Italiana di Psichiatria che, nell'ambito
del XLIII Congresso Nazionale di Bologna, ha voluto la prima Conferenza
di Consenso sulle Medicine Non Convenzionali organizzata in Italia in
ambito accademico; questo documento di Consenso è frutto del lavoro
del suo promotore e di tutte le Associazioni e le Scuole firmatarie. Si
auspica che questo evento sia di stimolo per la piena integrazione di
interventi analoghi nella cosiddetta medicina di base e presso altre specializzazioni
mediche.
Il Documento di Consenso, condiviso dai rappresentanti autorevoli,delle
discipline non convenzionali in Italia qui convenute e da medici e ricercatori
esperti della materia, intende costituire il presupposto per una continuità
di azione unitaria in tale settore della medicina, aperta a tutte le componenti
sanitarie, nelle sedi rappresentative della Professione medica (FNOMCeO
e Ordini Provinciali), presso le Istituzioni della Repubblica sia nazionali
che Regionali e territoriali, nonché nei confronti delle Associazioni
dei cittadini.
Associazioni, Enti, Istituti, Scuole e Società Scientifiche firmatari
* Ambulatorio di Omeopatia, Ospedale Campo
di Marte, ASL 2, Lucca, Centro Regionale di riferimento per l'Omeopatia
della Regione Toscana
Dott. Elio Rossi
* Anthropos & Iatria, Associazione Scientifica
Internazionale per la Ricerca, lo Studio e lo Sviluppo delle Medicine
Antropologiche e Accademia Europea per le Discipline di Frontiera, Genova
Prof. Paolo Aldo Rossi
* Associazione Atah Ayurveda, Bologna
Dott. Guido Sartori
* Associazione Italiana Pazienti della Medicina
Antroposofica, AIPMA, Milano
Adelina Ansante
* Associazione Medica Italiana di Omotossicologia,
AIOT, Milano
Dott. Ivo Bianchi
* Associazione "Lycopodium Homeopathia
Europea"- Scuola di Omeopatia Classica "Mario Garlasco",
Firenze
Dott.ssa Pia Barilli
* Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti,
ANMFIT, Empoli
Dott. Fabio Firenzuoli
* Associazione Pazienti Omeopatici, Napoli
Vega Palombi Martorano
* Associazione per l'Universalità
della Medicina, ASSUM, Roma
Prof. Francesco Macrì
* Centro Clinico di Medicina Naturale, Ospedale
S. Giuseppe, ASL 11 Empoli
Dott. Fabio Firenzuoli
* Centro Italiano di Studi e Documentazione
in Omeopatia, CISDO, Milano
Dott. Ennio Masciello
* Centro di
Medicina Tradizionale Cinese "Fior di Prugna", ASL 10, Firenze,
Centro Regionale di riferimento della
Regione Toscana per le Medicine Non Convenzionali e la Medicina Tradizionale
Cinese
Dott.ssa Sonia Baccetti
* Federazione Italiana delle Associazioni
e dei Medici Omeopati, FIAMO, Milano
Dott.ssa Antonella Ronchi
* Federazione Italiana dei Medici Omeopati,
FIMO, Roma
Dott. Marco Lombardozzi
* Federazione Italiana delle Società
di Agopuntura, FISA, Bologna
Dott. Carlo Maria Giovanardi
* Gruppo Medico Antroposofico Italiano, GMAI,
Milano
Dott. Giuseppe Leonelli
* Homoeopathia Europea-Internationalis, Bruxelles
Dott. Carlo Cenetelli
* Istituto di Medicina Omeopatica, ISMO,
Roma
Dott. Gino Santini
* Istituto di Medicina Omeopatica, ISMO,
Reggio Calabria
Dott.ssa Rosa Fetnia
* Istituto Superiore di Medicina Olistica
e di Ecologia, ISMOE, Urbino
Prof. Corrado Bornoroni
* Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis,
Berna
Dott. Renzo Galassi
* Società Italiana di Ecologia, Psichiatria
e Salute Mentale SIEPSM, Imperia
Dott. Giuseppe Spinetti
* Società Italiana di Farmacoterapia
Cinese e Tradizionale, S.I.F.C.eT, Saronno
Dott. Giulio Picozzi
* Società Italiana di Floriterapia,
SIF, Bologna
Dott. Ermanno Paolelli
* Società Italiana di Medicina Omeopatica,
SIMO, Palermo
Dott. Ciro D'Arpa
* Società Italiana di Omeopatia e
Medicina Integrata, SIOMI, Milano
Dott.ssa Simonetta Bernardini
* Società Italiana di Psichiatria
Olistica, SIPOI, Bologna
Dott. Ermanno Paolelli
* Società Scientifica Italiana di
Medicina Ayurvedica Onlus, Milano
Dott. Antonio Morandi
* Unione di Floriterapia,Milano
Dott.ssa Maria Antonietta Balzola
* World Psychiatric Association, Section
on "Ecology, Psychiatry and Mental HeaIth", Imperia
Dott. Giuseppe Spinetti
Coordinatore
Dott. Paolo Roberti
via Siepelunga 36/12
40141 Bologna
tel 3358029638
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MEDICINE NATURALI, MEDICINE E PRATICHE NON CONVENZIONALI
Paolo ROBERTI
1. Agopuntura
2. Allattamento naturale
3. Antiginnastica Metodo Bertherat
4. Antroposofia
5. Aromaterapia
6. Aurasoma
7. Auricoloterapia
8. Avatar
9. Biodanza
10 . Bioenergetica
11. Biofeedback
12. Biosistemica
13. Biotransenergetica
14. Bodywork therapy, compreso il massaggio
15. Chanelling
16. Chiropratica
17. Contact Dance
18. Core Energetica
19. Costellazioni familiari sistemiche di Bert Hellinger
20. Counselling stress therapy
21. Cristalloterapia
22. Cromoterapia
23. Crudismo
24. Diamod Voga Metodo Barnett
25. Danze di Findhorn
26. Danze sacre di Gurdjeff
27. Digiunoterapia
28. Do-In
29. Dowsing
30. EMDR - Desensibizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari
Metodo Francine Shapiro
31. Elettroagopuntura sec. Voll / Vega / Moraterapia
32. EMF Technique Balancing
33. Euritmia
34. Falun Dafa
35. Feldenkrais
36. Fitoterapia/Etnofitoterapia
37. Floriterapia di Bach
38. Floriterapia Australiani/ Californiani/Francesi/Italiani
39. Gemmoterapia
40. Ginecologia naturale
41. Healing
42. Idroterapia
43. Idrocolonterapia
44. Il Sentiero
45. Integrazione Posturale (massaggio connettivale)
46. Integrazione Psicofisica Metodo Trager
47. Iridologia
48. Kinesiologia
49. Kinesiopatia
50. Kousmine
51. Ku Nye
52. Macrobiotica
53. Magnetoterapia
54. Maharishi Ayurvedic Medicine
55. Massaggio Ayurvedico
56. Massaggio Cinese Tui Na
57. Massaggio Taoista
58. Massaggio Tibetano
59. Mayr
60. Medicina Andina
61. Medicina Antroposofica
62. Medicina Ayurvedica
63. Medicina dei Nativi Americani
64. Medicina dei Nativi Australiani
65. Medicina Nahuatl
66. Medicina Nutrizionale
67. Medicina Ortomolecolare
68. Medicina Quantica
69. Medicina Siberiana/Buryatia/Sciamanica
70. Medicina Tradizionale Cinese
71. Medicina Tibetana
72. Meditazione
73. Meditazione Vipassana
74. Meditazione Zen / Za Zen
75. Metodo Alexander
76. Metodo Meziers
77. Metodo Tomatis
78. Mineralogramma
79. Musicoterapia
80. Naturopatia
81. Nuova Medicina di Ryke Geerd Hamer
82. Oligoterapia
83. Olodanza
84. Omeopatia
85. Omotossicologia
86. Osho Prana Healing
87. Osho Rebalancing
88. Osteopatia
89. Ostetricia Naturale
90. Parto Attivo
91. Pediatria Naturale
92. PNL
93. Polarità Therapy di Randolph Stone
94. Pranoterapia
95. Psicobiologia e Biologia Totale di Claude Sabbah
96. Psico Kinesiologia Evolutiva (PKE)
97. Psicosintesi
98. Qi Gong
99. Radioestesia
100. Radionica
101. Rebirthing
102. Reiki
103. Respirazione olotropica
104. Rieducazione visiva Metodo Bates
105. Riflessologia
106. Riflessologia olistica di Avi Grimberg
107. Rio Abierto
108. Rolfing
109. Sciamanismo
110. Shiatsu
111. Sistema corpo-specchio di Martin Brofman
112. Sofrologia
113. Spagiria
114. Tai Ji Quan
115. Tecnica Metamorfica
116. Tensegrità
117. Touch for Health
118. Training Autogeno
119. Trance Dance
120. Vegetarianesimo
121. Vegetalianesimo
122. Vegetoterapia di W. Reich
123. Veterinaria naturale
124. Vivation
125. Voicing
126. Watsu
127. Yantra Voga
128. Voga (Hatha, Kriya, Kundalini, ecc)
129. Zilgrei
SPECIALE a cura di:
Paolo ROBERTI
Specialista in Psichiatria
Diplomato in Omotossicologia, Omeopatia, Floriterapia
Via Siepelunga 36/12
40141 Bologna
Cell. 335.8029638
Bibliografia
1. Parlamento Europeo "Lo Statuto delle
Medicine Non Convenzionali",
(Risoluzione 1.3.40 del 29.5.1997)
2. Parlamento inglese "Sixth Report
on Complementary and Alternative Medicine",
(UK Houses of Parliament, London, 2000)
3. Presidenza U.S.A. "Commission for
Complementary and Alternative Medicine. Final Report",
(The White House, Washington DC, 2002).
4. WHO "Integrating Homeopathy in Health
Systems", Genéve, 1999
5. WHO "General Guidelines for Methodologies
on Research and Evaluation of Traditional Medicine", Genéve,
2000
6. WHO "Traditional Medicine Strategies
2002-2005", Genéve,2002
7. FNOMCeO "Linee Guida sulle Medicine
e Pratiche Non Convenzionali", maggio 2002
8. Roberti P.: Uso di farmaci omotossicologici
in un Centro di Salute Mentale del Servizio Sanitario Nazionale: studio
aperto in un gruppo di pazienti di area diagnostica omogenea. La Medicina
Biologica, 3:15-21, 2003
9. Roberti P.: Lo status giuridico delle
Medicine Non Convenzionali in Italia e in altre nazioni occidentali. Anthropos
& Iatria, 2:72-87, 2003
10. Roberti P.: Basi teoriche e applicazioni
cliniche dell'Omotossicologia. Anthropos & Iatria 3:48-53, 2003
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