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Il rachitismo vitamina D resistente porta a difetti severi e frequenti dei denti che compaiono già nel rachitismo primario, includendo un anomalo sviluppo della polpa che la rende esposta. E' stato dimostrato che la carenza di vitamina C colpisce lo sviluppo e la eruzione dei denti. I denti decidui e permanenti di bambini affetti dallo scorbuto manifestano piccole emorragie della polpa che sono attribuibili alla carenza di vitamina C.
Nei bambini affetti da carenza di vitamina C di età più grande la polpa dentale soffre di iperemia, edema, necrosi e calcificazione alterata laddove la dentina mostra degenerazione odontoblastica e formazione irregolare. Comunque la relazione fra la carenza di vitamina C e la carie dentale è scarsamente dimostrata. Benché esista una certa probabilità che il meccanismo primario di deficienza di vitamina C abbia indotto disturbi dei denti, delle gengive e dell'osso, esso è mediato attraverso la rottura della biosintesi di collagene, nessuno studio ha comunque dimostrato la correlazione fra lo scorbuto e la carie. Nelle aree geografiche dove il gozzo è endemico i bambini nati da madri affette da una severa carenza di iodio sono caratteristicamente colpiti da ritardo di sviluppo mentale e fisico. L'eruzione dei denti primari e secondari è spesso enormemente ritardata o addirittura preclusa.
La malocclusione è relativamente comune a causa di alterati modelli di crescita e sviluppo cranio-facciale. Forse il dato più affascinante ed importante sullo stato nutrizionale durante lo sviluppo ed i disturbi orali viene dalle osservazioni sulla malnutrizione e le carie orali. Parecchi studi hanno dimostrato che l'eruzione dei denti è ritardata e l'integrità dei denti compromessa (specialmente la solubilità della superficie dello smalto che è incrementata sia negli animali che nei bambini cronicamente malnutriti). Anche lo sviluppo dei denti e delle ghiandole salivari è intimamente associato all'apporto di nutrienti.
Denti soggetti ad insulti nutrizionali durante periodi critici dello sviluppo dimostrano una diminuita capacità di resistere alla carie e quindi sono ad alto rischio. Secondo certe osservazioni una funzione salivare deteriorata è risultata associata a cambiamenti morfologici di denti, ciò potrebbe essere un fattore primario nel conseguente accrescimento di suscettibilità alla carie. Questi dati spiegano anche l'associazione favorevole fra lo stato socioeconomico e la prevalenza di carie nei denti decidui ma non nei denti permanenti.
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