IPERTENSIONE ARTERIOSA E ATTIVITA' SPORTIVA

Lunedì 28 Maggio 2007 10:52
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NORMOTESI
L'OrganizzaziOne mondia­e della Sanità (OMS) ha stabilito di considerare “normotesi" gli atleti la cui pressione arteriosa sistolica (massima) é i­feriore a 140 mmHg e la diastolica (minima) é a 80 mmHg.
IPERTESI
Iperteso é invece quello che si colloca tra 160/95.

Tra questi due estremi esiste una zona di confine detta "Border-line" costituita da soggetti che devono essere controllati nel tempo perChé probabili candidati all'ipertensione; i loro valori pressori si aggirano tra i 140/95 e i 150/95 mm Hg.
Fare diagnosi "affrettata" di ipertensione arteriosa é errato; occorre misurare i valori per circa trenta giorni e soprattutto sempre alLe stesse condizioni di base (al mattino o a digiuno).
L'ipertensione arteriosa "Border-line", che é quella che maggiormente si riscontra alle visite per l'idoneità all'attività sportiva, può essere efficacemente trattata con l'esercizio fisico aerobico cioè corsa, nuoto, bicicletta.
Sono necessari trenta minuti al giorno a giorni alterni per ridurre in modo naturale i valori pressori.
Le resistenze che si hanno nei distretti vascolari periferici, e quindi a livello del muscolo che fa attività fisica, sono notevolmente ridotte in quanto il capiIlare aumenta il suo diametro per far affluire maggiormente il sangue e di conseguenza diminuisce la resistenza sulle pareti del vaso sanguigno e quindi si riduce la pressione arteriosa.Vanno sconsigliati al soggetto iperteso lievemente o più gravemente, tutti quegli sport che comportano un tipo di lavoro "isometrico" (sollevamento pesi, lotta; body building).

Pubblicazione Settembre 1996