la Commissione Medica del CIO

Martedì 30 Novembre 1999 00:00
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La Commissione Medica del CIO è stata fondata nel 1967 con l'obiettivo di trattare il crescente problema del doping nello sport. Sin dall'inizio è stata istituita una struttura anti-doping nel rispetto di tre principi:

* la protezione della salute degli atleti
* il rispetto dell'etica medica e sportiva
* pari opportunità per tutti gli atleti in gara.

La Commissione Medica del CIO studia metodi alternativi al doping per aiutare gli atleti, nel campo della medicina sportiva, della biomeccanica, della fisiologia applicata allo sport, della alimentazione e delle altre scienze legate allo sport.
Le attività della Commissione in tema di anti-doping sono:
* Redazione, in collaborazione con le Federazioni Internazionali e i Comitati Olimpici Nazionali, del Codice Anti-doping del Movimento Olimpico (Olympic Movement Anti-doping Code), che raccoglie le regole di principio operative del controllo anti-doping in ambito olimpico.
* Definizione delle procedure di controllo anti-doping.
* Definizione delle modalità di selezione e notifica dell'atleta da testare, raccolta, conservazione e trasporto del campione da esaminare.
* Classificazione dei farmaci e dei metodi proibiti.
* Definizione delle modalità di accreditamento dei laboratori anti-doping.
Casi di doping a SALT LAKE CITY 2002
* Johann Muehlegg (Spagnolo, sci di fondo 50 km maschile)
* Larissa Lazutina (Russa, sci di fondo 30 km femminile)
* Olga Danilova (Russa, sci di fondo 30 km femminile)

I tre atleti sono stati trovati positivi alla darbopoetina, una sostanza con la stessa azione farmacologia e la struttura chimica simile dell'eritropoetina, proibita dal Codice Anti-doping del CIO. Il Comitato Olimpico Internazionale ha pertanto squalificato dai Giochi i tre atleti e ha chiesto ai Comitati Olimpici Nazionali di appartenenza, spagnolo e russo, di restituire le medaglie d'oro conquistate da Muehlegg e Lazutina.