LA RESILIENZA

Venerdì 16 Luglio 2010 12:51
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Mi viene da sottolineare che non è ne l'indifferenza ne la disumanizzazione la meta alla quale intende condurci la resilienza, disciplina giovane ed emergente.
Se così fosse, sarebbe come dire che i dolori non sono nulla mentre si sa che per il dolore si muore o, peggio, si agonizza tutta la vita: pensiamo alle violenze fisiche e psichiche, alle deportazioni, alle conse­guenze delle guerre, alla morte delle persone amate. Tuttavia, molti sopravvissuti a tanto sfacelo, sono riusciti a riprendere una vita normale grazie alla induzione alla resilienza.
Alcuni ci riuscivano anche in passato, specialmente quando potevano contare su una loro famiglia ben strutturata o su amici disponibili.
Mancando queste Opportunità tanti disperati potevano affidarsi soltanto al residuo delle proprie forze. E' intorno agli anni Ottanta che sono fioriti, sulla resilienza, quegli studi i quali hanno stimolato le istituzioni a farsi socialmente carico del fenomeno post-traumatico.
Esiste l'Osservatorio Internazionale sulla Resilienza, un gruppo di ricerca legato all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tra i docenti e i professionisti che ne fanno parte e che sono dediti all'elaborazione del dolore, sarà di valido aiuto chi il dolore ha, sulla propria pelle, sperimentato: il terapeuta ferito, come lo definì Platone.
II dr. Bach, I'ideatore della cura a base floreale che porta il suo nome, consigliava, per l'elaborazione del lutto, "Star of Bethlehem" e per migliorare la nostra capacità di reagire positivamente, il fiore Larch. Bach, oltre che medico, ricercatore uomo di scienza, fu anche uomo di grande umanità. Per tutti questi motivi non mi dispiace affatto citare lui e la sua terapia non semplicistica ma semplice come ogni cosa grande. II non citarlo sarebbe ingeneroso.

Maria Vittoria BRIZZI TESSITORE
Dott. in Medicina e Chirurgia
Dott. in Lingue e Letterature Straniere
Prof. in Materie Letterarie Genova
Tel. 010/54.51.677
Cell. 348/32.25.941
www.omeopatiaonline.com
Pubblicazione aprile 2010