TEMPO DI SOLE

Domenica 09 Luglio 2006 12:18
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La pelle si compone di tre strati sovrapposti: Ipoderma-Derma- Epidermide.

L' epidermide è la parte esterna ed è proprio questo strato principalmente sottoposto all'azione del Sole ed è a questo livello che si determina l'abbronzatura.
Il colore della cute normale è determinato dalla melanina, un pigmento bruno prodotto da particolari cellule secretive, i melanociti, situati prevalentemente nell' epidermide. L'intensità della pigmentazione varia già a seconda delle diverse regioni corporee (per esempio le areole delle ghiandole mammarie sono più pigmentate, mentre le superfici palmare o plantare sono più chiare) e varia ancora in funzione sia delle differenti razze sia per l'esposizione al sole.
Cerchiamo ora di capire quale è l' azione del sole sul nostro organismo e sulla nostra pelle, cioè l'abbronzatura. Il sole è sicuramente una fondamentale fonte di vita. Esso raggiunge la terra sotto forma di raggi: Infrarossi, Ultravioletti, Visibili (radiazione luminosa).

Gli INFRAROSSI (IR) sono i raggi che scaldano - basilari per la nostra salute- praticamente innocui per la cute.
D'altra parte essi sono responsabili del "colpo di calore" o insolazione. Ciò succede quando si altera il sistema di termoregolazione determinando forme più o meno gravi di stordimento e di disidratazione. Ecco perchè si consiglia sempre di non rimanere a lungo immobili o sdraiati al sole, di bere molto e di coprirsi il capo.

Anche la RADIAZIONE LUMINOSA è essenziale, infatti è la luce che regola la nostra vita quotidiana.

Sono principalmente gli ULTRAVIOLETTI (UV) -raggi freddi- che hanno effetto sulla pelle. A parte gli UVC, molto potenti e pericolosi, dai quali siamo protetti dalla fascia di ozono (finché dura !) che circonda l'atmosfera sono gli UVB e UVA i responsabili del fenomeno abbronzatura. Sicuramente questi raggi sono benefici per il nostro organismo:
-stimolano la sintesi della Vitamina D indispensabile per fissare il calcio sulle ossa.
-favoriscono il funzionamento di alcune ghiandole
-hanno azione curativa per le infezioni della pelle
, sulla psoriasi, sull'acne.

D'altra parte questi raggi, presi in modo esagerato, possono provocare danni. Ecco perchè l'abbronzatura è un'arma naturale per proteggere il nostro organismo dai danni del sole.
Infatti quando la pelle è colpita dai raggi solari, i melanociti aumentano la produzione di melanina, la quale si comporta come un filtro, riflettendo così i raggi solari stessi. La pelle abbronzata si ispessisce ed impedisce la penetrazione in profondità delle radiazioni luminose che danneggerebbero irrimediabilmente il derma.
D' altra parte l' abbronzatura è un fenomeno che si instaura lentamente e spesso scompare con elevata rapidità. Ecco quindi la necessità, durante l' esposizione al sole, di aiutare con prodotti protettivi la pelle nella sua funzione di difesa.
I raggi UVB (a bassa lunghezza d'onda) si fermano sull'epidermide attivando la melanina ma in caso di esagerate esposizioni diventano lesivi, provocando eritemi, arrossamenti, anche molto gravi con bolle, gonfiore, dolore.
Gli UVA (ad alta lunghezza d'onda) sono meno energetici ma più penetranti quindi determinano sì l'iscurirsi della melanina (sono cioè abbronzanti) ma alterano le fibre di collagene e di elastina determinando così disidratazione e invecchiamento precoce della pelle (Rughe).
Quindi è veramente necessario, durante l'esposizione al sole, usare prodotti solari che proteggano la salute e la bellezza della nostra pelle.

Questi prodotti solari contengono diversi principi:
a) principi idratanti che agiscono sugli strati superficiali dell'epidermide per evitare l'effetto disidratante del sole;
b) vitamine antiossidanti come la Vitamina E.
Il sole determina infatti la formazione di radicali liberi che danneggiano le membrane cellulari e le fibre del derma. Sono quindi presenti principi antinvecchiamento;
c) ultimi ma in realtà i più importanti, i Filtri Chimici Protettivi contro le radiazioni in grado di assorbire i raggi solari e gli Schermi Fisici in grado di riflettere i raggi solari.
I Filtri chimici permettono un assorbimento graduale e quindi non lesivo per la cute. Sono divisi in base al fattore di protezione (Fp), cioè il numero che si trova sulla confezione dei prodotti solari e indica quante volte può essere aumentato il tempo di esposizione al sole senza arrivare all'eritema
Questo vuol dire che, se una persona di tipo biondo può arrivare alla scottatura dopo un quarto d' ora di sole, con l' applicazione di un prodotto Fp4 ci arriverà solo dopo un'ora.

Il fattore di protezione viene valutato secondo due diversi metodi: quello Europeo con valori che vanno da 2 a 13 e quello Americano che va da 4 a 26 e oltre.

Gli Schermi fisici sono una barriera contro il sole. Essi riflettono e disperdono i raggi solari così che i raggi del sole non raggiungono la pelle.
Sono quindi indicati per le pelli delicate dei bambini e per proteggere il naso e le labbra o quei punti del corpo che non si desidera abbronzare sia per motivi estetici che per motivi patologici. D'altra parte la pelle non va protetta solo durante l' esposizione al sole, ma anche dopo.
E' molto impartante dopo il bagno solare rinfrescare la pelle con prodotti dopo sole: creme idratanti e nutrienti che reidratano la pelle, ricostituiscono il manto lipidico superficiale e leniscono l'eventuale irritazione o rossore.

Ricordiamo inoltre come l' effetto di filtro dell'atmosfera sia ridotto alle altitudini elevate (quando si è a 1500 metri di altitudine si riceve il 20% in più di UVB). Bisogna considerare inoltre come la neve e l'acqua riflettano le radiazioni aumentandone l' effetto, mentre il sudore rappresenta una barriera per gli UVB.
E' importante, quando ci si espone ai raggi solari, tener presente che alcuni farmaci ed agenti chimici possono indurre reazioni di fotosensibilità quali la fototossicità e la fotoallergia.
Nel primo caso si ha una eccessiva risposta alle radiazioni solari che può portare gravi lesioni cutanee.
La fototossicità può essere indotta sia da prodotti applicati localmente che introdotti per via sistemica: bisogna quindi fare attenzione all'uso di pomate e lozioni antisettiche ed antifungine contenute sia in specialità farmaceutiche che in prodotti cosmetici quali saponi e deodoranti.
Alcuni preparati per l'abbronzatura contengono gli "psoraleni" sostanze a cui spetta parte della reazione allergica insieme alle sostanze aromatiche. Se poi si stanno assumendo alcuni farmaci quali sulfaniluree (ipoglicemizzanti), sulfamidici, diuretici tiazidici, antistaminici, neurolettici, clordiazepossido, tetracicline (antibiotici), griseofulvina (antimicotico), acido nalidissico, estrogeni, è bene sapere che sono anch' essi responsabili di reazioni fototossiche. Molti agenti che inducono fototossicità possono essere responsabili anche di fotoallergia; si tratta di una dermatite a cui può seguire una forma eczematosa di lunga durata, indotta semplicemente dai raggi solari anche in assenza di agenti chimici.

CONSIGLI PRATICI PER L'ESPOSIZIONE AL SOLE

-evitare i bagni di sole tra le 11 e le 15
-proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti con un buon paio di occhiali da sole, per evitare fastidiose congiuntiviti
- le creme solari non vanno usate come creme di bellezza: vanno spalmate ma non massaggiate per non distruggere l'azione di protezione
-i soggetti con pelle chiara devono esporsi al sole progressivamente senza mai tralasciare una buona protezione solare in quanto più è chiara la pelle, minore è la melanina prodotta dall'organismo e quindi minore è la difesa naturale della pelle.
-rinnovare spesso le applicazioni del prodotto solare, soprattutto dopo i bagni e lo sport.
-diffidare del riverbero poiché anche sotto un ombrellone si corre il rischio del colpo di sole.